Un vecchio proverbio laziale recita: “Er Tevere nun sarebbe er Tevere se la Nera nun je desse da bevere”. Con queste parole dialettali volevo aprire lo spazio qui dedicato agli scatti dedicati al biondo fiume che attraversa Roma e che, da qualche anno a questa parte, ogni tanto fa preoccupare gli abitanti della capitale. A causa delle piogge torrenziali che spesso si riversano nel Lazio durante l'inverno, la portata del fiume aumenta considerevolmente fino a mettere a dura prova gli argini (i cosiddetti muraglioni) costruiti in epoca umbertina e fascista, nonchè la tenuta dei ponti più antichi (tipo ponte Milvio) e dell'isola Tiberina. L'isola, sede fin dall'antichità di un tempio di Esculapio (Dio della medicina) e di un piccolo ospedale con tanto di fonte considerata "medicamentosa", dove ancor'oggi è presente uno degli ospedali più importanti di Roma (il Fatebenefratelli). In questa sessione fotografica ho immortalato uno di quei momenti, in cui l'attenzione era alta, ma non proprio al livello di guardia. In ogni caso lo spettacolo non è stato da sottovalutare... (Fotocamera Reflex Nikon D 5000) .
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